L’Osteopatia

Francesco Barbato

 Terminologia                                                                                                     

Il termine osteopatia ( da non confondere con ortopedia o con omeopatia ) deriva dal greco osteon (osso)  e pathos (sofferenza).  indica che sia la salute che la malattia dipendono dallo stato di efficienza dell’apparato locomotore.                      

L’Osteopatia riconosce l’esistenza di leggi che regolano l’universo anatomico dell’uomo. La legge di causalità permette di rendere comprensibili sia le malattie che i rimedi terapeutici fini al ripristino della preesistente condizione di salute:                    

la malattia è la conseguenza di cambiamenti anatomici, funzionali, magnetici e biochimici che avvengono nell’organismo umano.    
Cosa è                                           

L’osteopatia è al contempo una tecnica e una filosofica di diagnosi e trattamento, esclusivamente manuale ed obiettiva delle affezioni dolorose a carico della muscolatura, delle ossa, e di visceri, senza l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali. 

Tendenzialmente viene suddivisa in tre ambiti principali:

  • ╣ Strutturale
  • ╣ Craniale
  • ╣ viscerale

Come  nasce                                                         

Il Dr. Andrew Taylor Still (1828-1917) fu l’ideatore del concetto osteopatico e fondò la prima Scuola di Osteopatia degli Stati Uniti a Kirksville, Missouri nel 1892.

A.T. Still dette forma a questa nuova disciplina creando una fusione tra metodo e rigore scientifico: studio e conoscenza dell’anatomia umana

Indirizzo clinico                                              

Serve a definire quelle disfunzioni organiche, funzionali o strutturali che coinvolgono l’apparato muscolo-scheletrico sotto forma di tensione e blocchi anatomici, e a rimuovere gli ostacoli che le causano.                   
Non è quindi l’osteopata a guarire il paziente: il ruolo dell’ osteopata è quello di riequilibrare una struttura o l’insieme dei sistemi per ridare al corpo la forza vitale per  rigenerarsi. L’osteopata collabora in sintesi con il paziente per raggiungere lo scopo.

Alcuni settori di intervento oggetti di analisi e terapia osteopatia

Problemi articolari

Male al ginocchio, al gomito, sciatica, cruralgia, nevralgia cervicobrachiale, lombalgia, dorsalgia.

Cranio

Cefalea di origine cervicale, cefalea di origine ansiogena, nevralgia facciale, nevralgia del trigemino cefalea post-traumatica, cefalea di origine digestiva/visiva/ mestruale/post-operatoria

Problemi al sistema endocrino

Disturbi della crescita, disturbi della tiroide e delle ovaie.

Problemi digestivi

Sindrome del vago, nausee, disturbi della cistifellea, costipazione, colite, diarrea male e crampi allo stomaco (tranne l’ulcera), dispepsia, ernia iatale.

Problemi cardiocircolatori

Bradicardia, tachicardia, ipertensione, ipotensione, emorroidi.

Occhio

Ipertensione, glaucoma, dolore negli occhi, mal di testa nel leggere, stanchezza visiva, occhi lacrimosi, disturbi della messa a fuoco.

Naso / gola / orecchio

Rinite, sinusite, narice tappata, raucedine, mancanza di voce, orecchie tappate, abbassamento dell’udito, rinforzo delle qualità vocali (insegnanti, cantanti, attori di teatro).

Polmoni

Tosse, dispnee, asma.

Denti

Necessità di collaborazione tra odontoiatra e osteopata per i dolori e/o disturbi all’articolazione temporo-mandibolare con mal di testa, di nuca, di schiena.

Problemi genitali

Amenorrea (assenza di mestruazioni), dismenorrea (mestruazioni dolorose), ipertrofia prostatica benigna, determinati casi di infertilità o sterilità.

Come  funziona                                              

Le mani dell’Osteopata sono allenate a percepire le piccole variazioni che avvengono nei tessuti, raccogliendo così dati importanti sulla temperatura corporea locale (indice di infiammazione), e sulla loro consistenza. La valutazione osteopatica implica la palpazione dei tessuti molli e l’uso di test specifici di macro e micro-mobilità articolare e tessutale, locale e generale. Il principale strumento di lavoro è un buon lettino e la propria sensibilità. L’Osteopata non tocca necessariamente le parti dolenti del paziente, ma quelle che sono causa del dolore: così,  ad esempio, un mal di testa può essere trattato osteopaticamente agendo sulla cervicale, sulla respirazione o persino trattando solo l’osso sacro. L’osteopata richiede inoltre al paziente di collaborare con la respirazione e con movimenti attivi guidati.

La terapia   

Essenzialmente l’iter terapeutico somministrato dall’osteopata può essere sintetizzato (anche se molto riduttivamente) in manovre di tipo: mio fasciale, mio tensivo, ad energia muscolare, e trust.

Ginnastica con esercizi da seguire quotidianamente,  viene sempre consigliata con suggerimenti relativi alla postura. Posizioni o movimenti sbagliati possono produrre nel tempo affezioni muscolo-scheletriche. Ad esempio: sollevare pesi da terra tenendo le ginocchia estese, oppure  regolare la poltrona dell’auto con lo  schienale troppo inclinato o troppo verticale, può produrre mal di schiena.                                                   

L’Osteopata

Secondo il Codice Deontologico dell’osteo-pata, approvato dal Consiglio Nazionale R.O.I. (Registro degli operatori Osteopati Italiani; è censito dal Consiglio Nazionale Economia e Lavoro come Associazione rappresentativa di professioni non regolamentate)  può  definirsi:

  • Tecnico osteopata colui che ha conseguito il Diploma in “Osteopatia Strutturale”, “Osteopatia Craniale”, “Terapia Craniosacrale” frequentando corsi con durata non inferiore ad un anno accademico
  • Osteopata colui che, in possesso del Titolo di Scuola Media Superiore, ha conseguito il Diploma in Osteopatia con frequenza triennale o quadriennale in Italia o all’estero, ed eserciti su iscrizione all’ufficio IVA, con codice attribuito alle “altre attività paramediche indipendenti” .
  • Osteopata D. O. (Dottore in Osteopatia) colui che ha conseguito la Laurea in Osteopatia presso Università Europee o Extracomunitarie (sei anni accademici).

Sempre secondo il Codice Deontologico:

  • ╣ l’osteopata che si trovi di fronte a situazioni cliniche alle quali non sia in grado di provvedere efficacemente, deve proporre al paziente l’intervento di adeguate e specifiche competenze mediche;
  • ╣ attualmente, dal punto di vista giuridico, l’osteopatia è considerata di fatto “attività professionale paramedica indipendente” non contemplata dalle leggi statali né da quelle sanitarie, quindi il suo svolgimento è lecito.
Published in: on 10 dicembre 2008 at 15:29  Lascia un commento  

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